Le Patologie Vocali - Eufonicamente
Le Patologie Vocali

“E’ curioso come ogni volta che ci si riferisce alla voce di un cantante in termini d’eccellenza si utilizzino aggettivazioni rievocanti qualche metallo: ugola d’oro, corda d’acciaio.

All’idea di quel metallo! Peccato però che l’ugola non abbia alcuna funzione nella formazione del suono […]

Ma il cantante sa bene di non essere d’acciaio, che le sue corde e la sua psiche, entrambe sottoposte a stress nella gestione di prestazioni altamente specializzate, sono delicate e fragili.”

Dottor Franco Fussi
medico-chirurgo, specialista in Foniatria e Otorinolaringoiatria.

 

Cosa sono le patologie vocali? Possiamo prevenirle? Scopriamolo insieme!

Alcune tecniche vocali, se non eseguite perfettamente, possono danneggare la nostra voce.

Cosa sono e quali sono?

Cosa sono

La parola patologia deriva dal greco pathos, che significa “sofferenza” o “esperienza”, e –logia, che significa “studio di”. In medicina, in maniera più generica, è usato per indicare una malattia in atto, uno stato patologico, una condizione di sofferenza dell’organismo.

Esistono diverse patologie che, purtroppo, colpiscono le corde vocali ed esse dipendono da diversi fattori che comprendono cattive abitudini e scorretta fonazione.

Quali sono

“Cantare sempre forte per un po’, per una voce timbricamente dotata, farà anche un gran bell’effetto ma poi se ne riparla dopo due o tre anni, magari in ambulatorio o a caccia di qualche scrittura che, chissà perché? tarda a venire.”
continua il Dottor Fussi.

Quante volte abbiamo sentito alla tv che una cantante ha dovuto prendersi una pausa per colpa di noduli? Oppure che un altro ha annullato i concerti perché dev’essere operato alle corde vocali per via di un polipo?

Ma cosa vuol dire? Qui di seguito elenchiamo le patologie più diffuse:

  • PRENODULO: è una callosità che si forma per il continuo sfregamento delle corde vocali ed è dovuto a una scorretta emissione di aria e suono mentre si parla e si canta.
  • NODULO: è una callosità medio/grossa che si forma per il continuo sfregamento delle corde vocali ed è dovuto a una scorretta emissione di aria e suono mentre si parla e si canta, può presentarsi anche nelle persone che gridano molto o usano tanto falsetto.
  • POLIPO: è una grossa callosità che presenta delle ramificazioni (da qui il nome della patologia) che si attaccano all’interno della corda vocale ed è dovuto da un livello esagerato di volume utilizzato parlando, troppo fumo o infiammazioni gravi non curate a dovere. In alcuni casi indica una fase pre-tumorale.
  • EDEMA: è un livido che si forma sulle corde vocali ed è dovuto a troppo sforzo vocale. Molto frequente è la formazione di un edema dopo una forte bronchite, in cui le corde vengono “prese a pugni” dai colpi di tosse.
  • CORDITE: è un trauma delle corde vocali in cui una delle corde si paralizza.
  • IPOTONIA: è dovuta alla stanchezza delle corde dopo uno sforzo eccessivo ma anche per riposo esagerato in seguito a un intervento o infiammazione laringea o parlando sempre sottovoce.
  • CISTI CORDALI: sono causate da un uso scorretto della voce e da affaticamento o eccessivo utilizzo di essa.
Spesso la patologia vocale ci costringe a prendere periodi di riposo anche non desiderati.

Sintomi

Chi presenta una di queste patologie avvertirà un cambiamento nella propria voce o la sensazione di presenza di un corpo estraneo in gola.

Si tratta di una vera e propria disfonia (improvvisa raucedine o afonia acuta, perdita totale della voce).

La disfonia, infatti, è un disturbo caratterizzato da alterazioni nella qualità vocale, nella frequenza e nell’intensità, limitando la comunicazione e ha un impatto negativo sulla qualità della vita.

In poche parole, impedisce la produzione naturale della voce.

Mi si è abbassata la voce, ho una patologia? Certo che no.

La disfonia, il più delle volte, è transitoria, dura qualche giorno e poi la nostra voce torna esattamente come prima.

Le nostre corde sono circondate da muscoli, tendini e articolazioni che a loro volta sono collegati ad altre parti del nostro organismo, è quindi difficile che tutto sia in perfetto ordine.

Ogni parte si può infiammare e di conseguenza può alterare l’emissione del suono.

Se l’abbassamento o l’alterazione della voce non accenna a passare dopo 3 o 4 settimane, è bene rivolgersi al proprio medico di base che ci saprà meglio indirizzare sul da farsi.

Nel caso di una sospetta patologia ci si può rivolgere a uno specialista Otorinolaringoiatra che eseguirà una laringoscopia che permette di verificare l’anatomia e lo stato della laringe e delle corde vocali o a un Foniatra che, con una telecamera apposita, verificherà lo stato delle corde.

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Rimedi e Prevenzione

Una dieta equilibrata aiuta a prevenire la formazione di patologie vocali.

Rimedi

Per molte di queste patologie la soluzione sta nella rieducazione vocale.

Sarà lo specialista Otorinolaringoiatra o Foniatra a dirci se possiamo “risolvere” questo problema con l’aiuto di un logopedista che, attraverso degli esercizi mirati e allenamenti, guida il paziente al recupero della normale foniatria (nel caso del nodulo: aiuta a scioglierlo) e ad una corretta respirazione.

Nel caso del polipo è necessaria l’asportazione chirurgica prima e la rieducazione successivamente.

Purtroppo, i noduli e i polipi sono recidivi quindi è probabile che si riformino.

In altri casi, come quello dell’edema, sono necessari dei farmaci antinfiammatori e il riposo sotto stretta sorveglianza di uno specialista.

Possibile prevenzione

Una cosa è certa, dobbiamo avere cura del nostro “strumento”.

E’ fantastico nascere con un talento così bello ma questo non basta.

Cosa bisogna fare?

  1. Studiare con parsimonia per imparare a conoscere il proprio corpo e noi stessi ed è quindi necessario prendere lezioni di canto per poter cantare nella maniera corretta.
  2. Respirare bene
  3. Avere cura della propria voce
  4. Evitare lo sforzo e l’affaticamento vocale

Molte delle patologie di cui abbiamo parlato nascono a causa del fumo che, come possiamo intuire, è nemico della voce.

Esso secca la mucosa che riveste le corde vocali impedendo la lubrificazione, in questo modo esse sfregano una sull’altra con effetti devastanti nel tempo.

Non dimentichiamoci che il fumo attacca anche i polmoni e il cantante è come un atleta, ha bisogno di fiato per correre.

Il fumo danneggia le corde vocali ed aumenta la probabilità di avere patologie vocali.

Bisogna anche stare molto attenti alle infiammazioni o malattie legate all’apparato respiratorio che, se trascurate o curate male, possono favorire la formazione di queste patologie.

Se ti sei ammalato/a prenditi tempo per riposare e curarti a dovere, vedrai che poi ripartirai alla grande!

Mi stai dicendo che non posso urlare? Urlare è lo sfogo preferito di molti ma attenzione a farlo nella maniera corretta.

Bisogna, infatti, eseguire una respirazione diaframmatica prima di urlare in modo da non danneggiare le corde e il suono risulterà anche più forte di prima.

Ricorda, però, che urlare sempre non fa bene.

Urlare può essere liberatorio, ma è meglio farlo con parsimonia.

Esibirsi, Senza stress

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    Altre patologie della voce

    I cantanti professionisti, si sa, hanno una vita molto frenetica e le loro patologie, infatti, sono simili a quelle di altri lavoratori che affrontano elevati livelli di stress:

    • Difficoltà di digestione
    • Ipersecrezione gastrica
    • Reflusso gastroesofageo
    • Sindromi ansiose
    Esibirsi è bellissimo, farlo spesso può però causare dei problemi ai cantanti.

    Continuando a citare Fussi:

    “Statisticamente il 40% degli attori e il 20% dei cantanti lamentano sintomi fonastenici, cioè di stanchezza vocale e difficoltà di gestione, durante le proprie performance: se può essere saltuariamente accettabile un certo grado d’affaticamento in base al tipo, alla durata e alla frequenza delle esibizioni, si deve invece operare un ripensamento e una revisione tecnica o di repertorio quando la sua comparsa sia costante e durevole a lungo termine.

    Hanno un bel dire quei maestri di canto che affermano, se dopo lezione la voce dell’allievo è un po’ afona, che le corde devono “irrobustirsi”.

    E’ vero che quella della voce è una storia di muscoli ed aria, ma dall’atletica al body-building c’è ancora qualche differenza […]

    Inoltre, dopo la recita, i cantanti si trovano a riutilizzare il registro della voce parlata in condizioni altamente rischiose per la compresenza dei seguenti fattori: le mucose sono per così dire surriscaldate, è presente un certo grado di disidratazione, la tensione e lo stress decadono e molte persone iniziano a fumare, il rumore ambientale si eleva poiché tutti parlano e sono richieste intensità vocali piuttosto elevate sul registro di voce parlata, inoltre si brinda e si fa uso di alcolici e superalcolici in accompagnamento all’eventuale cena notturna.”

    Se vi interessasse approfondire l’argomento trovate qui l’articolo completo.

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    Conclusioni

    Non bisogna avere paura di cantare pensando che prima o poi ci venga una qualche patologia, ma è importante conoscere i rischi di una scorretta emissione, di abitudini sbagliate e di azioni sottovalutate.

    Cantare è così semplice ma è, in realtà, una procedura molto complessa che mette in moto più di 300 muscoli del nostro corpo, senza contare il fattore mentale ed emotivo.

    Se avverti che qualcosa non va quando canti, non ti preoccupare, rivolgiti al tuo insegnante di canto o a un esperto che potrà tranquillizzarti o aiutarti per qualsiasi problema.

    Sabrina Zoppellari

    Insegnante di Canto Moderno e Canto Jazz

    Diplomata in Canto Moderno in NAM, continua gli studi in Canto Jazz presso la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado.

    Insegna Canto Moderno e Jazz privatamente, si occupa di Animazione Musicale e lavora per vari progetti originali in studio di registrazione.

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